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Rassegna AUTOMAZIONE OGGI 62 | GENNAIO-FEBBRAIO 2022 AUTOMAZIONE OGGI 435 A cura di Ilaria De Poli La tendenza a concentrare in un unico dispositivo funzioni diverse e a utilizzare un’unica rete condivisa spingono verso la semplificazione strutturale e logica dei sistemi, dove la sicurezza assume un ruolo sempre più centrale Con la sua duplice declinazione in termini di safety (dal punto di vista della sicurezza funzionale, per la protezione di impianti e operatori) e di security (in senso più informatico, con la protezione da cyber attack e hacking), il tema della sicurezza è onni- presente e di sempre più stringente attualità come confermato dall’esperienza dei mesi passati. Nonostante la pandemia e il rallentamento di molte attività, infatti, le cronache hanno riportato molteplici casi di gravi incidenti sul lavoro, spesso dovuti alla manomissione dei meccanismi di sicurezza su impianti automatici, per il resto ben progettati, e un aumento consistente dei crimini informatici. Per citarne uno fra tanti, si ricordi l’attacco dello scorso anno con ransomware alla Regione Lazio, che ha generato ritardi nei servizi, compromissione di dati sanitari e caos nella campagna vaccinale. È quindi interessante tornare con una nuova rassegna sui dispositivi e sistemi di sicurezza e vedere quali sono le principali novità proposte dal mercato rispetto alla foto scattata circa due anni fa su queste pagine (si veda Automazione Oggi n.426 - novembre-dicembre 2020). Scorrendo le novità proposte, si notano in particolare due trend particolarmente interessanti: da un lato la tendenza a rac- cogliere in un unico dispositivo numerose funzioni diverse, dedicate alla sicurezza ma non solo, dall’altro la tendenza all’uso per i segnali di sicurezza di reti condivise con altri tipi di comunicazioni, al posto di reti dedicate. Il primo aspetto, ovvero la possibilità di attivare più funzioni, di sicurezza e non, su un unico dispositivo, ha un interesse di natura non solo orizzontale, cioè gestire diversi aspetti di un processo in modo sinergico e integrato, semplificandone la predisposizione e l’armonizza- zione, ma anche verticale, in quanto attivando più funzioni di sicurezza, si possono garantire diversi livelli di sicurezza utili a ridurre il rischio in scenari come quelli accennati sopra, per esempio in presenza di possibili manomissioni. D’altro canto, la seconda caratteristica, ossia l’uso di una rete condivisa, è a sua volta un elemento chiave verso la semplificazione strutturale e logica dei sistemi, anche ma non solo per gli aspetti relativi alla sicurezza, ed è un fattore abilitante nella convergenza fra IT e OT necessaria per ottenere sistemi a prestazioni sempre più alte. di Sergio Galeani, Comitato tecnico di Automazione Oggi e Fieldbus&Networs Dispositivi e sistemi di sicurezza @depoli_ilaria fonte Shutterstock

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