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SPECIALE APRILE 2022 AUTOMAZIONE OGGI 437 | 65 100% biologiche certificate sia a pietra natu- rale sia a cilindri. Oggi Mulino Marino ha 10 mulini a pietra naturale con cui produce farine biologiche macinate a pietra naturale, in una perfetta sintesi di tradizione e innovazione. In questo modo le Farine di Mulino Marino sono le più genuine e autentiche del Piemonte. Una soluzione completamente automatizzata Proprio per modernizzare e rendere più effi- cace il sistema di pallettizzazione dei sacchi di farina, l’azienda ha deciso di dotarsi di un nuovo sistema in grado di gestire l’elevata produzione dell’azienda. Per questo motivo si è rivolta a SF Automazioni, integratore che Mu- lino Marino aveva già scelto da tempo come partner in virtù della sua vasta esperienza nell’automazione industriale e della versatilità operativa. SF automazioni ha dunque ideato una soluzione in grado di automatizzare l’atti- vità di pallettizzazione mediante l’impiego di un braccio robotico destinato a servire 7 delle 10 macine in uso. Cuore dell’applicazione è un robot Motoman MPL 100 di Yaskawa che si oc- cupa in toto dell’attività: preleva i pallet da un apposito magazzino, quindi, provvede all’in- serimento di un foglio di cartone interpallet e all’impilamento dei sacchi, precedentemente confezionati da due insaccatrici e trasferiti alla postazione di carico tramite un sistema a rulli. Prendere ogni elemento, anche nei punti più distanti “È proprio in questo punto che si concretiz- zano le peculiarità di questa applicazione” commenta Eugenio Fissore, amministratore di SF Automazioni. Il robot si trova infatti a dover gestire con una medesima pinza a vuoto di- versi tipi di oggetto, pallet, foglio interpallet e sacchi di farinaceo. Inoltre, vengono gestiti sia più formati di sacco, 10, 25 o 50 kg, sia più layout di impilamento. In base alle esigenze del cliente finale, i bancali possono infatti venire composti con diverse geometrie, im- postabili dal pannello operatore. “Avevamo necessità di un robot non solo sufficiente- mente versatile per permettere questa flessi- bilità, ma anche dotato di uno sbraccio tale da permettere di raggiungere tutte le postazioni di prelievo dei singoli elementi. Può sembrare un’ovvietà, ma in questa applicazione si è ri- velato un punto realmente sensibile, in parti- colare per la lavorazione dei sacchi di piccola taglia. Prelevare dal rullo i sacchi di taglia più piccola non è stato infatti uno scherzo, ma il problema è stato risolto dotando il braccio robot di un’apposita prolunga” commenta Fissore. Una volta prelevato il sacco, il robot esegue una particolare serie di movimenti stu- diati appositamente per aumentare stabilità del pallet, dalla pressione iniziale destinata al livellamento, al posizionamento gestito con un accostamento in diagonale. Ogni 4 o 5 strati viene posizionato un ulteriore cartone interpallet, a ulteriore salvaguardia di qua- lità e stabilità dell’imballo. Il pallet completo viene quindi convogliato alle fasi successive tramite un ulteriore sistema a rulli. Dati e tempi La tracciabilità è un aspetto fondamentale per l’industria alimentare. Le informazioni di ogni singola confezione devono essere rintraccia- bili lungo l’intera filiera di lavorazione, dalla coltivazione alla macinatura, fino al confezio- namento e distribuzione. Per questo, anche la postazione di pallettizzazione è collegata al sistema di ufficio per scambiare i dovuti dati di tracciabilità del prodotto, come il numero di lotto, il tipo di farina, il peso ecc. L’elevato ritmo di produzione ci ha imposto di gestire una ciclica robot importante. Motoman MPL 100 si è rivelato pienamente all’altezza del compito, tanto che il cliente sta valutando di installarne un altro in sostituzione dell’altra linea di pallettizzazione già esistente, basata su una soluzione a portale a 4 assi, per ren- derla più performante. Yaskawa Italia - www.yaskawa.it Sono gestiti sia più formati di sacco, 10, 25 o 50 kg, sia più layout di impilamento Oggi Mulino Marino ha 10 mulini a pietra naturale con cui produce farine biologiche macinate a pietra naturale Ogni 4 o 5 strati viene posizionato un ulteriore cartone interpallet, a ulteriore salvaguardia di qualità e stabilità dell’imballo

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