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Attualità AUTOMAZIONE OGGI 36 | GIUGNO/LUGLIO 2022 AUTOMAZIONE OGGI 439 L a difficoltà di reperire personale qua- lificato e la necessità di trattenere in azienda le migliori competenze spin- gono sempre più aziende a investire in formazione e in nuove tecnologie al fine di mantenere la loro competitività. Si trat- ta di due trend che, in ambito industriale, sono comuni in numerosi settori e che, anzi, diventa- no ancora più marcati in ambiti di nicchia. La tecnologia, di fatto, sta già caratterizzando in modo crescente l’esperienza lavorativa. Da qualche tempo ci siamo abituati a lavoratori che si connettono, comunicano e collaborano anche a centinaia, se non addirittura, migliaia di chilometri di distanza, o che telelavorano da postazioni remote o che seguono un orario di lavoro misto, dividendo il loro tempo tra casa e ufficio. Tuttavia, è essenziale che le aziende manifattu- riere non trascurino i dipendenti che lavorano in fabbrica. Per poter realizzare un prodotto che richiede la configurazione di linee produttive o specifici attrezzaggi di macchinari è di fonda- mentale importanza che i lavoratori, a maggior ragione quelli qualificati, siano fisicamente pre- senti in loco per svolgere le necessarie attività, eseguire i controlli e garantire che il tutto si possa svolgere senza intoppi. Liberi dalla carta? Negli ultimi anni in fabbrica sono avvenuti enormi cambiamenti in termini di strumenti lavorativi e a breve sono sicuro che ne assiste- remo ad altri. Gli strumenti digitali non solo stanno rendendo le attività più semplici e si- cure, ma anche più orientate ai dati. Ovvero capaci di fornire ai lavoratori informazioni che, combinate con la loro specifica competenza e l’esperienza maturata sul campo, possono loro consentire di prendere decisioni più rapide e accurate. Da anni ormai negli impianti industriali l’uso della carta è drasticamente diminuito. Molti lavoratori oggi sono abituati a controllare uno schermo, che sia di un notebook, un tablet, un dispositivo mobile o, nei casi più evoluti, il visore di un wearable, ognuno dei quali è più interattivo e decisamente meno ingombrante della classica cartellina o di un manuale. Risulta chiaro come, in questi ambienti digi- talizzati, dove la raccolta dati è supportata dall’IoT, da sistemi PLM o dalla realtà aumen- tata (AR), il flusso di informazioni sia sempre aggiornato e pertinente ai compiti che il la- voratore deve eseguire. Ciò permette di mi- gliorare la produttività e la soddisfazione sul lavoro e consente anche di incrementare la sicurezza, nonché di ridurre gli scarti e le rila- vorazioni che si verificano a seguito di errori umani. Realtà aumentata e formazione Se tecnologia e competenze sono due fattori tra loro interconnessi e sempre più rilevanti, è dunque logico sfruttare il primo per migliorare il secondo. Del resto, la carenza di personale qualificato e lo sforzo necessario per accaparrarsi nuovi ta- lenti sta già portando le aziende manifatturiere a offrire lavori migliori, più qualificati e soddi- sfacenti e a dotare i lavoratori, come è logico che sia, delle competenze e della formazione necessarie per svolgerli. In questo quadro, la realtà aumentata (AR) gioca un ruolo molto importante. L’uso di que- sta tecnologia che sovrappone informazioni digitali a oggetti e ambienti fisici e favorisce la collaborazione a distanza, ha visto un forte impulso negli ultimi anni, soprattutto perché durante la pandemia è stata di prezioso aiuto nel supportare il lavoro da remoto permet- tendo di rispettare le norme di distanziamento sociale negli ambienti industriali. Oggi, i datori Competenze e tecnologia, un binomio inscindibile Strumenti e tecnologie digitali rendono le attività di fabbrica più semplici, sicure e orientate ai dati. Affascinano i giovani talenti che guardano al lavoro con occhi nuovi Paolo Delnevo Paolo Delnevo, vice president SER & GM Italy di PTC

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