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Attualità AUTOMAZIONE OGGI 38 | GIUGNO/LUGLIO 2022 AUTOMAZIONE OGGI 439 L’ avvento di Industrial Ethernet ha aperto nuove frontiere nell’organiz- zazione di fabbrica grazie alla possi- bilità di integrare gli impianti in un sistema di rete industriale efficace ed efficiente. Tuttavia, si tratta di una tecno- logia nata per applicazioni IT, con requisiti di- versi rispetto al mondo industriale, soprattutto in termini di prestazioni. Marco Artoli, project manager Industrial Communication di Lapp, azienda esperta nello sviluppo e produzione di soluzioni integrate nella tecnologia di con- nessione e cablaggio, ci spiega come superare questi limiti per poter beneficiare appieno del- le potenzialità di Ethernet industriale. Reti a base Ethernet per la fabbrica del futuro L’impiego in ambito Industria 4.0 di reti a base Ethernet prima tipicamente impiegate in am- bito IT ha fatto emergere alcuni limiti che molto spesso non vengono presi in considerazione in fase di progettazione della rete. Quali sono dunque le principali sfide nella progettazione di una rete Ethernet Industriale affidabile? Marco Artoli: “La principale sfida risiede, prima di tutto, nella mancanza di una exper- tise specifica. Mi spiego meglio: nelle applica- zioni industriali, l’Ethernet assicura molteplici vantaggi. Tuttavia, si ritiene generalmente che, dato l’ampio utilizzo in ambito ICT, que- sta tecnologia sia sufficientemente ‘collau- data’ per rispondere anche alle esigenze del mondo dell’automazione. Se nel mondo in- formatico le reti sono realizzate da sistemisti con competenze specifiche, sia per la parte di progettazione sia per quella di installazione, in ambito OT invece manca ancora una vera e propria figura professionale. In realtà, oggi le reti di fabbrica sono sempre più complesse in termini sia di architetture che di topolo- gie, con un elevato numero di dispositivi e uno scambio maggiore di dati. Saper proget- tare una rete a regola d’arte diventa quindi essenziale per sfruttare pienamente le vere potenzialità di Ethernet industriale a favore di sistemi di automazione più stabili e funzio- nanti nel tempo”. Quali sono gli aspetti da considerare in ambitoOT? Artoli: “Oltre all’aspetto prestazionale, ov- vero l’esigenza di tempi di risposta realtime, l’elemento differenziante di una rete di au- tomazione rispetto a una dell’ambito office riguarda le condizioni ambientali gravose. Da un lato, questo incide sui componenti dal punto di vista meccanico, i quali sono sotto- posti a sollecitazioni che, nel tempo, possono causare contatti non perfetti e interruzioni momentanee della comunicazione. Inoltre, devono essere in grado di resistere all’azione di agenti aggressivi di tipo chimico o ambien- tale, solitamente assenti in installazioni di tipo non industrial. Dall’altro, vi è un’elevata pre- senza di disturbi elettromagnetici (EMC), che le schermature di cavi per il mondo del buil- ding e dell’IT non sempre sono in grado di fil- trare adeguatamente, esponendo gli impianti a criticità anche complesse da risolvere e con costi elevati”. L’utilizzo di Ethernet industriale ha reso gli switch il ‘cuore’ delle reti. Qual è il ruolo di questi componenti? Artoli: “Gli switch svolgono un ruolo fon- damentale nella gestione del traffico dati in presenza di più nodi. Rispetto agli hub, questi componenti attivi non si limitano a replicare il segnale, ma agiscono sui frame ricevuti, ovvero i pacchetti Ethernet, controllandone la destina- zione al fine di evitare la cosiddetta ‘collisione’ Carlo Lodari Networking di fabbrica Come garantire l’affidabilità delle reti Ethernet industriali? Quali sono le sfide e le soluzioni per la progettazione di reti stabili ed efficienti? Lo abbiamo chiesto a Marco Artoli, project manager Industrial Communication di Lapp Oltre a un ampio portfolio prodotti per reti Ethernet, Lappmette a disposizione il proprio know-how tecnico per la ‘fabbrica del futuro’

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