AO_439

GIUGNO/LUGLIO 2022 AUTOMAZIONE OGGI 439 | 93 a ricercatrice di questo mese è Federica Bondioli. Anche con lei, come da tempo siamo abituati a fare, iniziamo a dialogare per riu- scire, anche solo in parte, a divul- gare gli enormi progressi che sta compiendo la ricerca nel settore dell’automazione e rinforzare in tutti noi la consapevolezza che in essa e nella passione e nel ta- lento dei nostri ‘cervelli d’Italia’ è anche riposta la speranza di un futuro più agevole, un futuro che al momento ci appare offuscato dagli accadimenti storici di cui purtroppo siamo tutti testimoni. “Al momento sono professore ordinario presso il Politecnico di Torino, ma sono stata un esempio di universitaria in mo- vimento” ci racconta con en- tusiasmo Federica. “Ho iniziato l’università e compiuto i primi passi nell’ambito accademico come dottoranda, ricercatrice e poi professore associato all’U- niversità di Modena e Reggio Emilia, al Dipartimento di In- gegneria ‘Enzo Ferrari’. Un am- biente estremamente stimolante e molto immerso nelle attività del territorio per rispondere alle necessità dei distretti produttivi dell’auto- motive, del ceramico e del biomedicale. Poi mi sono trasferita all’Università di Parma per approfondire soprattutto la ricerca sul food e le tecnologie legate ai processi produttivi alimentari. Dal 2018 sono invece al Politec- nico di Torino, dove ho trovato un ambiente lavorativo eccezionale sia in termini di risorse per la ricerca e il trasferimento tecnologico, sia per i rapporti con le persone”. Qual è il progetto che più ti ha entusia- smata professionalmente e umanamente? “Quello sui materiali per l’additive mani- facturing, tecnologia alla quale mi ero av- vicinata già a Parma. Il gruppo di lavoro in cui mi sono inserita ha numerosi progetti di ricerca e trasferimento tecnologico a livello sia regionale che nazionale come anche internazionale ed è davvero molto stimolante. Il gruppo di ricerca è numeroso e con la massa critica necessaria a compe- tere a livello europeo e con i migliori istituti di ricerca internazionali. La pandemia ha unito ancora di più questo gruppo, che ha continuato a lavorare quasi interrottamente anche nei due anni di Covid-19. Un clima disteso e sereno ci ha aiutato a ridurre lo stress e a passare indenni attraverso questo periodo estremamente difficile”. A quel progetto stai lavorando al momento e quali sono le sue applicazioni? “Al momento sto lavorando, sempre nel campo dell’additive manufacturing, princi- palmente sull’utilizzo di rame e delle leghe di rame con tecnologie laser a letto di polveri, grazie a una forte partnership industriale che ha permesso lo sviluppo di nuove sorgenti laser adatte per il trattamento di questi ma- teriali metallici altamente riflettenti. L’inte- resse, soprattutto nel campo space è elevato per la possibilità di ottenere componenti come camere di combustione caratterizzate da elevata conducibilità termica altrimenti non ottenibili”. A tuo parere, l’attuale situazione geopo- litica condizionerà nel prossimo futuro anche il settore della ricerca e dello svi- luppo in Italia? “La situazione geopolitica potrebbe certa- mente influenzarlo, soprattutto se questa situazione si protrarrà o si aggraverà. Al mo- mento alcuni fornitori di materie prime hanno notevoli problemi di approvvigionamento e questo potrebbe ricadere anche sul nostro settore. In questo periodo, con il piano euro- peo Next Generation EU e con il conseguente Pnrr-Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si stanno facendo molti progetti per miglio- rare le infrastrutture di ricerca, la dotazione di strumentazione e finanziare anche la ricerca a basso TRL. La possibilità che questi fondi ven- gano distratti da questi obiettivi per cause di forza maggiore, secondo me, è reale”. Noi ci auguriamo di no. L Lucilla La Puma AUTOMAZIONE OGGI TECH BOYS AND GIRLS

RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz