AO_440

SPECIALE AUTOMAZIONE OGGI 54 | SETTEMBRE 2022 AUTOMAZIONE OGGI 440 I n qualsiasi tipo di attività basata sull’impie- go di macchinari è indispensabile l’imple- mentazione di piani manutentivi regolari al fine di mantenere le risorse tecniche in perfetto stato di funzionamento. Guasti e rotture dovute a trascuratezza generano fer- mo impianti con riparazioni costose, fino alla sostituzione di interi macchinari, incidendo se- riamente sui costi generali. Nel corso degli anni, si è assistito alla nascita di innovative metodo- logie manutentive che sono andate a sostitu- irsi alle tradizionali tecniche di manutenzione reattiva che per molti anni avevano costituito lo standard in ambito industriale. Ai nostri gior- ni sono proprio alcune di quelle procedure ad essere state rimesse in gioco conquistandosi un ruolo chiave tra le tendenze emergenti. Tra que- ste, la manutenzione predittiva, sviluppata con innovazioni tecnologiche come IoT e Cmms si impone come valido modello nella realizzazio- ne di piani di manutenzione efficaci. Sono tre gli obiettivi principali che un moderno ed efficien- te servizio basato su manutenzione predittiva dovrebbe garantire: previsione dei guasti; ge- stione efficace della manodopera specializzata; gestione ottimizzata delle parti di ricambio. Difficile gestire risorse OT che non si possono vedere Quando affrontano la trasformazione digitale, le organizzazioni si concentrano in genere su tre fasi importanti: identificare e proteggere gli elementi più critici; preparare una trasforma- zione olistica della cybersecurity con particolare attenzione all’integrazione tra IT e OT; miglio- rare l’efficienza operativa e compiere passi misurati verso la manutenzione preventiva. Poi- ché non è possibile gestire ciò che non si vede, ottenere visibilità sugli elementi e sugli asset più importanti rappresenta un primo passo fondamentale. Ma quando le organizzazioni iniziano il loro percorso di trasformazione digi- tale, spesso si imbattono in sfide in quest’area. Presentiamo alcuni esempi. Mentre i team IT tendono ad avere visibilità sugli asset IT gestiti centralmente nei data center, hanno difficoltà a ottenere una visione in tempo reale degli asset OT. La natura dell’OT è che i suoi asset possono estendersi su un’ampia area geografica, ren- dendo difficile per gli operatori identificare e proteggere facilmente i loro asset critici. Gli am- bienti OT sono spesso costituiti da apparecchia- ture legacy che possono essere sensibili a molti tipi di traffico di rete. In alcuni casi, le soluzioni IT comunemente utilizzate possono rallentare i dispositivi che fanno funzionare l’impianto in modo sicuro. Anche un ping o una scansione dei dispositivi alla ricerca di vulnerabilità sono stati causa di gravi interruzioni. Di fronte a que- sti rischi, i responsabili degli impianti esitano a utilizzare soluzioni non collaudate nei loro im- pianti. I cyberattacchi OT presentano ulteriori sottigliezze rispetto ai tipici incidenti IT. Alcuni sono di natura operativa e l’evento può essere accidentale, come un dispositivo mal confi- gurato. Altre minacce coinvolgono protocolli Emanuele Temi Un singolo guasto a un sistema di movimentazione bagagli può compromettere gravemente l’esperienza del cliente Obiettivo: un servizio efficiente Il fermo degli impianti per rotture è costoso, per questo la manutenzione predittiva si impone sempre di più come un valido modello nella realizzazione di piani di manutenzione efficaci

RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz