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56 | MARZO 2022 AUTOMAZIONE OGGI 436 SPECIALE AUTOMAZIONE OGGI Frederic Godemel I l cambiamento climatico è principalmente una sfida energetica. Oggi l’80% delle emis- sioni globali di CO₂ è dovuto alla produzio- ne e al consumo di energia. In questo 80%, nell’anno 2019 la produzione di energia ha rappresentato quasi il 45% del totale, mentre le emissioni lato domanda corrispondevano al 55% del totale. Limitare il riscaldamento globa- le a 1,5 °C sarà possibile soltanto se riusciremo a rimuovere dall’atmosfera 10 giga-tonnellate di CO₂ all’anno da qui al 2030. E 10 giga-tonnel- late di emissioni equivalgono a circa il doppio delle emissioni di anidride carbonica legate all’energia prodotte dagli Stati Uniti nel 2019. Dal momento che non c’è tempo da perdere, dove dovremmo concentrarci? La risposta è chiara. Dobbiamo puntare sull’elettricità. L’elettricità è l’unico tipo di energia che può essere decarbonizzato. Può essere prodotta in modo sostenibile e alimentata da fonti rin- novabili. Può anche essere flessibile, il che è un enorme vantaggio quando si integrano le energie rinnovabili in una rete, e può essere utilizzata e prodotta localmente, riducendo le perdite di trasmissione e distribuzione. È chiaro che i gestori della rete di distribuzione hanno un ruolo da protagonista nel passaggio a un mondo più elettrico, perché sono gli attori abi- litanti di una transizione energetica di successo. Una trasformazione delle reti di distribuzione, che permetta ai gestori di operare in un conte- sto basato sui dati, potrebbe inoltre ‘sbloccare’ il potenziale rivoluzionario legato ai ‘prosumer’, ovvero chi è al contempo produttore e consu- matore di energia, per decarbonizzare l’econo- mia e la società. Si tratta di innovare non solo sulla rete, ma su tutto ciò che la rete alimenta, in- cluse le industrie, gli edifici, i sistemi di mobilità. Ho avuto modo di parlare di questo argomento con Kristian Ruby, segretario generale di Eure- lectric, federazione che rappresenta l’industria elettrica europea e che dà voce a più di 3.500 società in oltre 32 Paesi. Abbiamo discusso del futuro dell’elettricità e di come i DSO (Distribu- tion SystemOperators - Operatori dei Sistemi di Distribuzione) possono costruire reti sostenibili. Ruby sottolinea come Eurelectric chiamerà i prossimi dieci anni il ‘decennio elettrico’ e il ‘decennio dei DSO’. Un futuro a basse emissioni di carbonio, reso possibile da una fornitura af- fidabile di elettricità prodotta da fonti rinno- vabili. È ciò che tutti desiderano, consumatori, utenti industriali, autorità di regolamentazione e prosumer. Ma tutto dipende dalle decisioni normative necessarie per incoraggiare gli in- vestimenti nella rete e nel rafforzamento della rete digitale e tradizionale. Tre azioni chiave dei DSO per guidare il cambiamento In questo contesto emerge chiaramente come gli operatori della distribuzione elettrica pos- sano essere protagonisti e attori abilitanti di una transizione energetica di successo. Ma quali sono le azioni chiave che potranno intra- prendere? Su cosa dovrebbero concentrarsi per guidare la transizione verso il futuro ‘net zero’ che vogliamo? Ruby indica tre aree di inter- vento principali. Prima di tutto, collegare più fonti rinnovabili alla rete di distribuzione. Per raggiungere gli obiettivi rinnovabili indicati nella strategia europea ‘Fit for 55’, la maggior parte delle reti Utility protagoniste di un futuro ‘net zero’ Come possiamo arrivare a ridurre le emissioni di CO₂ e quindi a contenere il riscaldamento globale entro il 2030? Partendo dall’elettricità, un’energia flessibile, che può essere prodotta in modo sostenibile e alimentata da fonti rinnovabili Un futuro a basse emissioni di carbonio può essere reso possibile da una fornitura affidabile di elettricità prodotta da fonti rinnovabili Fonte GettyImages

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