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SPECIALE MARZO 2022 AUTOMAZIONE OGGI 436 | 57 di distribuzione deve aggiungere capacità rin- novabile. Eurelectric prevede che entro il 2030 verranno aggiunti oltre 500 GW di energia rin- novabile nell’UE27+Regno Unito e circa il 70% sarà collegato alle reti di distribuzione. In secondo luogo, espandere l’elettrificazione nei trasporti, nel riscaldamento e nel raffred- damento. L’elettrificazione sta accelerando in tutti i settori. L’adozione dei veicoli elettrici, per esempio, sta crescendo rapidamente, così come è in aumento l’elettrificazione degli edi- fici, per esempio con l’adozione di pompe di calore elettriche. I DSO devono essere in grado di accogliere e incoraggiare questo rapido au- mento dell’elettrificazione. Infine, è fondamentale che gli operatori della distribuzione elettrica collaborino con i nuovi attori dello scenario energetico. Si prevede che 40 GW di questa nuova capacità di rete saranno rappresentati dall’autoconsumo, o l’equivalente di circa 160 milioni di pannelli solari. L’aumento dell’autoconsumo da parte dei prosumer, che producono e consumano energia, fornisce anche flessibilità sul lato della domanda ai DSO. Acquisizione e interpretazione dei dati con la digitalizzazione Concordo con Ruby sul fatto che un futuro elettrico per tutte le parti interessate dipende dall’elemento digitale dell’equazione energe- tica. Sappiamo che, utilizzando la giusta combi- nazione di software e hardware per catturare i dati energetici, interpretarli e agire su di essi, po- tremo usare l’energia solo quando ne abbiamo davvero bisogno, Queste soluzioni tecnologiche eliminano lo spreco di energia migliorando la flessibilità e massimizzando l’utilizzo di energia nei processi, il che consente un più efficace im- piego delle energie rinnovabili nella rete. Ruby ha condiviso con me anche una sua re- cente esperienza, che ha messo in luce il valore della tecnologia digitale. A causa delle restri- zioni legate al Covid-19, ha vissuto nella sua casa di Copenaghen per gran parte del 2020, invece che nel suo appartamento a Bruxelles. Nonostante non vivesse a Bruxelles, la bolletta energetica di quella casa è rimasta identica. Come mai? Perché la sua utility usava un conta- tore tradizionale e disponeva di un solo punto dati all’anno, che non rifletteva la reale quantità di energia utilizzata in un appartamento vuoto. Per risolvere questo problema, Ruby ha dovuto fare vari passaggi, contattando il fornitore che a sua volta ha dovuto inviare qualcuno per ef- fettuare la lettura del contatore e rilevare così l’effettivo consumo di energia. Tutto ciò si sa- rebbe potuto evitare se l’utility avesse adottato tecnologie digitali, come i contatori intelligenti. Le tecnologie digitali trasformano la gestione della rete: facciamo tre esempi Vediamo ora tre esempi che evidenziano l’im- patto delle tecnologie digitali sulla gestione dell’energia. Il primo esempio riguarda Coreso, nata per garantire l’affidabilità della trasmis- sione di energia per la fornitura di elettricità a oltre la metà della popolazione UE. Questa organizzazione usa le tecnologie digitali per aggregare i dati provenienti da molti opera- tori europei dei sistemi di trasmissione (TSO) e analizza tali dati per avere una visione in tempo reale della trasmissione di energia nel conti- nente. Grazie al digitale, Coreso può analizzare uno scenario molto più ampio rispetto a ciò che ogni operatore può vedere individualmente. Questa visibilità consente a Coreso di eviden- ziare potenziali problemi prima che diventino impattanti e supporta i TSO nel coordinare le azioni correttive che ciascuno di essi può intra- prendere sulla propria rete. Naturalmente que- sto influisce anche sugli altri ‘anelli’ della catena del valore dell’energia, compresa la distribu- zione, perché la trasmissione è fondamentale per un buon equilibrio tra domanda e offerta. L’utility italiana Unareti rappresenta un altro buon esempio di come la tecnologia digitale connessa, combinata con sistemi avanzati di gestione della distribuzione (Adms), possa tra- sformare la rete. Unareti è in grado di utilizzare la tecnologia per integrare più rinnovabili nella propria rete e ridurre i tempi di interruzione. Utilizza anche i dati acquisiti dai componenti della rete connessi, per alimentare sistemi software intelligenti, il che ha portato grandi miglioramenti in termini di sostenibilità, affida- bilità, prestazioni e sicurezza. Ruby, dal canto suo, ha raccontato come alcuni membri di Eurelectric uniscano le forze per digi- talizzare l’elettricità. Si chiama Enera il progetto di un consorzio di 31 aziende in Germania che sta utilizzando una soluzione digitale per la gestione dei sistemi energetici del consorzio. Si crea così un mercato che consente l’otti- mizzazione a livello locale, permettendo agli operatori di rete di procurarsi potenza attiva in modo flessibile. Nella Germania settentrionale, per esempio, i parchi eolici generano circa 2,5 volte più energia rinnovabile di quella neces- saria per il consumo locale. Utilizzando sistemi flessibili si può evitare di ridurre la produzione e prevenire la congestione della rete, a tutti i livelli di tensione. Il digitale per decarbonizzare tutta la filiera connessa all’energia In conclusione, è corretto ricordare che i van- taggi del digitale non riguardano solo le reti, bensì anche gli utenti delle reti, tra cui figurano le aziende industriali, e i prosumer. Svilup- pando strategie che prevedono una gestione digitalizzata dell’energia e dell’automazione, le aziende possono ridurre la loro impronta al carbonio fino al 50%. Per fare un esempio speci- fico, digitalizzando l’elettricità e la logistica nel settore automotive si potrebbero evitare 26 mi- liardi di tonnellate di emissioni di CO₂. Non bisogna, infine, dimenticare i prosumer come attori molto rilevanti nella ‘soluzione’ dell’equazione energetica. Con il digitale infatti possono diventare partecipanti attivi del pro- cesso, prendere il controllo diretto della soste- nibilità della loro energia, dell’affidabilità, dei costi. Questo trend non si arresterà, alimentato dalla diffusione della produzione di energia rin- novabile. Il mercato dei pannelli solari è sempre in crescita e la produzione aumenta, tanto che nel 2021 in Europa 27 Paesi hanno generato con il solare quasi 39 tW/h di energia in giugno e luglio, quattro volte di più di quanto prodotto solo pochi anni fa, nel 2018. Eurelectric - www.eurelectric.org Schneider Electric - www.se.com Sviluppando strategie che prevedono una gestione digitalizzata dell’energia e dell’automazione, le aziende possono ridurre la loro impronta al carbonio fino al 50% Fonte GettyImages

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