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Panorama AUTOMAZIONE OGGI 32 | APRILE 2022 AUTOMAZIONE OGGI 437 pongono sfide che un robot può raccogliere in modo efficace. L’impiego di soluzioni robotiche può dunque contribuire notevolmente a miglio- rare sia la produttività, sia le condizioni di lavoro degli operatori allontanandoli dalle mansioni più gravose, ma richiede il rispetto dei criteri di sicurezza opportuni. Con riferimento alle ap- plicazioni robotiche, esistono principalmente 2 tipi di sistemi che garantiscono la sicurezza degli operatori: barriere fisiche che circondano la cella di lavoro e barriere laser, che attraverso sensori laser rallentano o fermano il robot in caso di presenza di un operatore per farlo poi ri- partire quando quest’ultimo è sufficientemente lontano. La principale differenza tra le 2 consiste nel fatto che mentre i sistemi che adottano bar- riere laser generalmente permettono di mettere in stand by il robot quando l’operatore accede all’area di lavoro e poi farlo ripartire dal punto in cui si era stoppato, le barriere fisiche tradizio- nali portano a un reset del ciclo di produzione. A questi si aggiunge il sistema che comprende robot collaborativi che sta riscuotendo uno stra- ordinario successo. Stiamo infatti assistendo ad un sempre più crescente interesse per i cobot nelle applicazioni di fine linea e pick&pack”. Per Collodel in qualsiasi ambiente ad alto tasso di automazione la sicurezza è un argomento molto dibattuto e sempre più affrontato con grande serietà. “Anche in tema di sicurezza, in magazzino come in produzione, va applicato il concetto di flessibilità e di altissima qualità. Un impianto sicuro è più produttivo ed oltre a salvaguardare gli operatori salvaguarda anche la produttività. Turck Banner vanta un’offerta davvero imponente in termini di tecnologia e di componentistica ad alto valore aggiunto. Passiamo dai moduli I/O di sicurezza, alle bar- riere fotoelettriche, dal muting decentralizzato al condition monitoring, dal rilevamento con tecnologia UHF Rfid a quello dei livelli di liquidi attraverso una rete di sensori. La visione della si- curezza di Turck Banner è un insieme di compo- nenti di alta tecnologia applicati con coerenza a costituire dei sistemi e delle soluzioni a salva- guardia del prodotto, dell’ambiente produttivo e di chi vi opera. Non è un componente stan- dard che fa la differenza, è la sua collocazione e la sua integrazione in un sistema studiato e pon- derato, capace di efficienza a lungo termine”. Boaglio afferma come la sua azienda sia in prima linea nell’offrire completa sicurezza al mercato “Mobile Industrial Robots produce robot collaborativi che rispettano le norma- tive europee per quanto riguarda la sicurezza, fornendo una soluzione alle tantissime proble- matiche che vengono riscontrate sul nostro territorio proprio nell’ambito della sicurezza nel trasporto di materiale da un punto A ad un punto B. Sicuramente le aziende che utilizzano soluzioni collaborative non solo beneficiano della sicurezza, ma anche di efficienza e orga- nizzazione nella movimentazione di merce”. Il pensiero di Leuze è chiaro e lo afferma Belletti : “In termini di sicurezza sugli impianti succede molto e ne succederà sempre di più. Questa domanda è strettamente legata alla domanda sulla sostenibilità. Una produzione sostenibile non può prescindere dalla sicurezza. Leuze ha un obiettivo chiaro quello di garantire una sicu- rezza continua, un flusso dei materiali efficiente e la massima disponibilità. Per questo abbiamo fatto confluire le nostre competenze nel campo della sicurezza delle macchine e della sicurezza sul lavoro in una gamma di prodotti per affron- tare al meglio queste sfide insieme al mercato. In più abbiamo recentemente istituito una nuova business unit, affidata ad Alessandro Cotroneo, che si occupa di soluzioni di sicurezza. Questo per offrire al mercato non solo prodotti d’eccel- lenza ma anche soluzioni customizzate”. Zucchini sottolinea come in un sistema logistico la sicurezza è sempre stata tenuta in grande con- siderazione perché molte macchine, per esem- pio i trasloelevatori dei magazzini automatici, sono potenzialmente mortali. “Per questo mo- tivo la direttiva macchine, 2006/42/CE, nonché le normative di prodotto, specifiche per determi- natemacchine, si evolvono continuamenteman- tenendo il passo con l’innovazione tecnologica. Questo consente, oggi, di avere impianti sicuri, come in passato, ma con una maggiore flessi- bilità ed accessibilità. Un esempio può essere l’accesso ad un’isola robotizzata da parte di un operatore. Un tempo tali isole erano completa- mente segregate ed ogni intervento comportava un fermo macchina con conseguente perdita di tempo per il riavvio. Oggi l’accesso allemacchine può essere realizzato senza che il robot venga fermato completamente, ma semplicemente rallentato in categoria di sicurezza certificata, in modo che non si perda il ciclo macchina”. Carnino specifica come anche un importante produttore di componentistica per l’intralogi- stica abbia in grande considerazione il concetto di sicurezza: “In Interroll abbiamo un credo: Sa- fety First. La sicurezza intrinseca dei nostri com- ponenti di un impianto intralogistico si traduce in sicurezza complessiva dell’intera soluzione di movimentazione. La bassa tensione, 24V, che movimenta le nostre soluzioni rappresenta di per sé stessa una garanzia in termini di safety. Il trasporto senza pressione statica viene uti- lizzato in svariate applicazioni, ad esempio per trasportare materiali sensibili che altrimenti non sarebbe possibile accumulare in linea, che non sono progettati per resistere a carichi impulsivi o che potrebbero subire danni a causa della pressione statica. Ulteriori campi di impiego sono i tratti di accumulo per ottenere un tasso di riempimento ottimale del tratto di trasporto e la singolarizzazione dei materiali trasportati. Il trasporto di materiali senza pressione statica prevede la suddivisione del tratto di trasporto in più zone. Per quanto riguarda le nostre soluzioni ogni zona viene azionata da un RollerDrive ed è dotata di un sensore di zona per l’identificazione del materiale da trasportare. L’azionamento e il sensore sono collegati per mezzo di un’unità di controllo come la MultiControl Interroll. La lo- gica di trasporto proviene direttamente dall’u- nità di controllo Interroll oppure da un’unità di controllo centrale. La suddivisione del tratto di Fonte:Shutterstock.com

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